Racing

PEUGEOT: a luglio l’hypercar 9X8 debutterà nel Campionato del mondo FIA Endurance a Monza

Presentata la Peugeot 9X8 Hypercar, il prototipo senza ala posteriore destinato a debuttare presto nel WEC alla 6 ore di Monza e a lottare per la 24 ore di Le Mans 2023. La Peugeot 9X8 ha certamente fatto tantissimo parlare di sè fin dalla presentazione del concept quasi un anno fa, e oggi la Le Mans Hypercar del Leone, caratterizzata dall’assenza dell’alettone posteriore e da un design aggressivo ha finalmente mostrato le sue forme definitive in diretta da Portimao, in vista del debutto nel WEC a Monza.

Sarà proprio durante in Italia, alla 6 ore di Monza il 10 luglio, nella 4ª tappa del WEC, che la 9X8 effettuerà il suo debutto in gara. Peugeot Sport schiererà due vetture, con i numeri #93 e #94.

Peugeot Sport ha condotto fin dallo scorso dicembre i test sulla vettura, sviluppata in casa e costruita assieme a Ligier.  Tra i partner troviamo anche la sua consociata italiana HP Composites, che ha costruito tutti i componenti in carbonio, e a TotalEnergies/SAFT, che assieme a Marelli hanno progettato la parte ibrida.

Dopo circa 5 mesi di sviluppo, la vettura è ormai prossima all’omologazione, in vista del debutto, che è stato confermato per la 6 ore di Monza. Il motopropulsore è già stato svelato nel suo schema oltre un anno e mezzo fa: la 9X8 è spinta da un motore V6 biturbo da 2,6 l, collegato a un cambio a 7 marce al posteriore, mentre all’anteriore un motore elettrico da 200 kW viene alimentato da una batteria ad alta tensione da 900V. La potenza massima è di 500 kW o 680 cv, il peso come da regolamento è di 1040 kg.

Le forme uniche del prototipo, caratterizzate dall’assenza dell’ala posteriore, sono dovute alla libertà della Le Mans Hypercar, che prevede un tetto massimo di Downforce e minimo di Drag, mentre la parità tra le vetture è assicurata dal Balance of Performance.

Peugeot non ha scherzato un anno fa presentando un’auto senza alettone posteriore, e la versione definitiva, da corsa, non è molto diversa dal concept. Tra le novità troviamo, oltre all’airbox triangolare, due diveplanes all’anteriore, e due winglets al posteriore. Quest’ultime non producono downforce, ma aiutano con i requisiti di stabilità aerodinamica. Il passaruota anteriore è molto dettagliato, e lo specchietto retrovisore è integrato più o meno coerentemente nel design. Restano in prima fila le luci anteriori e posteriori a LED, caratterizzate da 3 linee verticali, “gli artigli del Leone”.

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