CITROËN: anche a fine aprile buoni i risultati commerciali in Italia
Con oltre 22.130 immatricolazioni registrate da inizio anno, tra autovetture e veicoli commerciali, Citroën Italia conclude il primo quadrimestre con una quota di mercato del 4,5%. Buoni i risultati raggiunti da alcuni modelli, tra cui Citroën C3, la Best Seller della Marca, che da inizio anno rimane all’interno della TOP 5 delle vetture più vendute in Italia, e da alcuni veicoli dell’offensiva elettrica della Marca, tra i quali Citroën ë-C4 Elettrica, Citroën ë-Berlingo Elettrico e Citroën Ami -100% ëlectric.
L’arrivo a maggio di Nuova Citroën C5 X sul mercato italiano, in particolare con la versione Hybrid Plug-In, contribuirà a rafforzare l’offerta Citroën, proseguendo la sua offensiva di elettrificazione.
Nel mercato totale Italia, considerando autovetture e veicoli commerciali, nel primo quadrimestre 2022, Citroën ha superato le 22.130 immatricolazioni, per una quota di mercato del 4,5 %.
Per quanto riguarda le autovetture, la Best Seller della Marca, Citroën C3 si conferma nella TOP 3 del suo segmento sia nel singolo mese di aprile (con una quota superiore al 10%) che nei primi quattro mesi dell’anno, dove la sua quota supera l’11%. Al di fuori del suo segmento, considerando il mercato complessivo delle autovetture, dall’inizio dell’anno, Citroën C3 risulta nella TOP 5 delle autovetture più vendute in assoluto in Italia.
Seconda autovettura più venduta dalla Marca in Italia, SUV Citroën C3 Aircross anche a fine aprile si posiziona nella TOP 10 del suo segmento, con una quota del 4,5%.
Da inizio anno, anche Nuova Citroën C4 si mantiene nella TOP 10 del suo segmento e la sua versione 100% elettrica si conferma al terzo posto nel suo segmento, con una quota di quasi il 17%.
A fine aprile, Citroën ë-Berlingo Elettrico conferma la sua seconda posizione nel suo segmento, con una quota del 25%.
Citroën Ami – 100% ëlectric prosegue il suo trend positivo e si conferma al primo posto nel segmento dei quadricicli leggeri con una quota del 35%, quota che sale al 71% considerando solo il segmento dei quadricicli leggeri elettrici.