Sport

FIGC: Calciatori sotto tiro

14 febbraio a Roma verranno presentati i dati su violenze e minacce della stagione 2021/22. Calcagno: “Il caso Zaniolo solo la punta dell’iceberg”.

Saranno presentati a Roma il prossimo 14 febbraio alle ore 11,30, presso il Centro Sportivo della Polizia di Stato “Tor di Quinto” (via delle Fornaci), i dati relativi alla stagione 2021/2022, dell’8ª edizione del Report “Calciatori sotto tiro”, la ricerca dell’Associazione Italiana Calciatori che censisce ogni anno tutti gli atti di violenze, intimidazione e minacce compiuti nei confronti di calciatori e calciatrici, sia professionisti che dilettanti.

Oltre al Presidente AIC Umberto Calcagno, saranno presenti alla conferenza stampa il Ministro dello Sport Andrea Abodi, il Presidente FIGC Gabriele Gravina e Paolo Cortis, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno che ha collaborato alla presentazione del Rapporto.

“Il caso Zaniolo” – sottolinea il Presidente AIC Umberto Calcagno – “è la punta di un iceberg fatto di episodi inaccettabili che, troppo spesso, coinvolgono i calciatori, la loro vita privata e le loro famiglie. I risultati sportivi o le questioni di mercato fanno parte della nostra professione” – prosegue Calcagno – “e non possono essere la scusa per intimidazioni, violenze e minacce non più tollerabili. La pubblicazione di questo Rapporto” – conclude il Presidente AIC – “è un modo per analizzare costantemente l’andamento di un fenomeno preoccupante dal punto di vista culturale ma anche l’occasione per proporre iniziative educative che aiutino tutto il sistema a non abituarsi a considerare “normali” questi episodi”.

L’analisi condotta dall’Osservatorio AIC evidenzia un aumento dei casi, rispetto alle stagioni precedenti, ed un cambiamento nelle motivazioni e nelle modalità di realizzo degli episodi.

La riapertura degli stadi, al termine delle limitazioni imposte dalla pandemia, ha inciso sulla tipologia e sulla quantità degli episodi, facendo diminuire, rispetto alle stagioni precedenti, l’incidenza delle aggressioni via social che pure restano molto presenti. 

Da segnalare il “razzismo” ancora tra le principali cause degli episodi analizzati.

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